certo immaginavo...anche per via del numero...capisco benissimo il tuo discorso sulle differenze UK / USA ma ho dovuto fare anche delle considerazioni personali come ti avevo accennato in passato, considerazioni basate anche su borse di studio e possibilità di conseguirle qualora fossi ammesso, e altre considerazioni sulla base dei miei interessi e dei programmi delle varie Uni. Purtroppo ho dovuto rinunciare ad applicare in alcune delle mie preferenze ( vedi Columbia, Duke ) perchè avevo tempi strettissimi anche per via dell'Esame di STato e non sono riuscito ad organizzarmi meglio...per UK ho cercato di scegliere degli LLM funzionali alle mie preferenze e di prestigio ( ho escluso Cambridge perchè lo reputavo, forse erroneamente forse no, inaccessibile date le mie credenziali ) e penso che LSE e UCL siano tra le migliori in Europa cmq...sono in dubbio su Amsterdam ma applicherò ( se qualcuno mi sapesse dire qualcosa su questa scuola sarei grato )...insomma spero che almeno un app abbia successo cmq e auguro il meglio a tutti
ps cosa intendi quando dici non effetttua un'eccessiva selezione per UCLA? pensi sia una scuola degna del costo e del nome che ha e soprattutto spendibile in prospettiva lavorativa?
grazie un saluto a tutti da Cagliari, oggi 20 gradi
Italians who applied for an LLM
Posted Jan 19, 2012 15:16
ps cosa intendi quando dici non effetttua un'eccessiva selezione per UCLA? pensi sia una scuola degna del costo e del nome che ha e soprattutto spendibile in prospettiva lavorativa?
grazie un saluto a tutti da Cagliari, oggi 20 gradi
Posted Jan 19, 2012 17:55
onestamente non saprei... temo che in questo periodo un LLM a UCLA non possa aprirti grandi porte, soprattutto in Europa o comunque fuori degli Stati Uniti... e' vero anche che il discorso appena fatto per UCLA vale per molte altre scuole poco - ed a mia modesta opinione, ingiustamente - valorizzate in Europa, come Cornell, Duke, UVA, Georgetown e UMichigan... del resto un LLM e' un investimento che fai su te stesso...
Posted Jan 19, 2012 18:03
esatto concordo pienamente, purtroppo ho ragionato molto anche su questo e scartato Duke, Cornell, Michigan e altre come la tua NOrthwestern anche per quello, ho pensato cioè che se non mi avessero preso a NYU e UPenn, prime scelte per interesse e prestigio delle scuole, o a UCLA, scelta basata su interesse e location, a quel punto ho reputato più spendibile in termini di contatti e collegamenti una LSE o UCL visto che siamo in Europa, posta anche l'esperienza passata di amici e conoscenti in tutte queste scuole....
sarei però curioso di sapere caro stagista il tuo parere su scuole come Singapore o realtà asiatiche che si dice piuttosto emergenti in certe materie o ancora Australiane
sarei però curioso di sapere caro stagista il tuo parere su scuole come Singapore o realtà asiatiche che si dice piuttosto emergenti in certe materie o ancora Australiane
Posted Jan 19, 2012 19:15
NUS a Singapore ha un'ottima reputazione, sebbene temo limitata all'area asiatica. A Bangkok c'e' la Chulalonkorn (avro' fatto almeno 10 errori nello spelling), famosa nel sud-est asiatico. C'e' una scuola sino-europea a Pechino. Anche l'universita' di Hong Kong ha un'ottima fama, sempre tuttavia limitata ad una sfera regionale. In Giappone ci sono almeno 4 atenei classificati stabilmente trai primi 50 a livello globale...
ammetto di essermi dimenticato di annoverare la mia amata Northwestern tra le scuole pressoche' ignorate fuori dei confini americani. chiedo venia...
ammetto di essermi dimenticato di annoverare la mia amata Northwestern tra le scuole pressoche' ignorate fuori dei confini americani. chiedo venia...
Posted Jan 19, 2012 19:20
ad LSE conosco parecchi ex-studenti, tutti molto orgogliosi di aver frequentato detto ateneo e contagiati da un forte spirito di appartenenza trasmesso loro mentre erano discenti. Non esito a dire che negli ultimi tempi LSE ha quasi raggiunto per reputazione oxford e cambridge, almeno limitatamente alle materie economiche e giuridiche
Posted Jan 19, 2012 20:58
sulla base di questo assunto allora si può paragonare come prestigio, reputazione e job prospects ad alcune top US? deduco di si..:) cosa fanno ora quelli che conosi che hanno frequentato la LSE? dovrebbe essere molto forte anche sul diritto europeo e della concorrenza
Posted Jan 20, 2012 17:26
se il tuo futuro e' in Europa, LSE e' un ottimo biglietto da visita in tutti i sensi; viceversa, se volessi mai cercare fortuna in America, il brand di LSE non ha un grande peso... per rispondere invece alla tua seconda domanda, un mio amico ed ex collega lavora in consulenza, uno presso l'OSCE a Vienna ed un'ultima in una societa' di lobby a Bruxelles... non male insomma...
Posted Jan 20, 2012 17:36
direi proprio non male , ma erano studenti LLM? capisco il tuo discorso però come ben sai il futuro in USA, anche volendo, non te lo costruisci con un LLM, insomma è abb risaputo che un LLM student italiano non è desiderato a livello lavorativo oltreoceano, al contrario un LLM è più che spendibile nel mercato giuridico italiano o europeo diciamo...per quello mi chiedevo effettivamente in termini di job prospects cosa cambi tra una top UK e una top USA se non che la seconda in toto potrebbe sempre superare la prima per prestigio e reputazione
Posted Jan 24, 2012 20:53
salve ragazzi, sono un neoavvocato trentenne, per allargare i miei orizzonti professionali sto tenendo in considerazione l'ipotesi richiedere l'iscrizione al master in business law della LSE... a tale proposito vi chiedo, sempre che abbiate notizie a riguardo: questo tipo di master consente di trovar occupazione presso realtà aziendali estere che non siano studi legali? c'è un margine di possibilità per intraprendere carriere universitarie? help me! thanx:)
Posted Jan 25, 2012 10:58
provo a risponderti io: un LLM dovrebbe certamente aiutarti a trovare lavoro, ed in Italia ed in Europa. D'altro canto, sei e rimarrai un avvocato di diritto italiano, quindi e' assai probabile che le aziende a te interessate siano quelle che lavorano con l'Italia od italiane operanti all'estero... ricorda tuttavia che un LLM extra-americano, nel caso di specie inglese, non ti permette di sederti per il bar exam (esame di stato) americano (mai cio' ti interessasse).
dal punto di vista accademico, penso che un LLM ad LSE possa facilitarti una futura collaborazione accademica con qualche professore di detto ateneo. Considerato il profilo abbastanza job-oriented del corso di studi, non mi sento di dirti che un LLM sia una porta d'accesso preferenziale alla carriera accademica (tantomeno qui in Italia, visto che sostanzialmente ignorano cosa sia un LLM...)
dal punto di vista accademico, penso che un LLM ad LSE possa facilitarti una futura collaborazione accademica con qualche professore di detto ateneo. Considerato il profilo abbastanza job-oriented del corso di studi, non mi sento di dirti che un LLM sia una porta d'accesso preferenziale alla carriera accademica (tantomeno qui in Italia, visto che sostanzialmente ignorano cosa sia un LLM...)
Posted Jan 25, 2012 12:28
Preciso solo, quanto alla carriera accademica, che oggi NULLA costituisce una porta d'accesso preferenziale alla carriera accademica in Italia.
In quest'ottica di certo l'LLM non è requisito di partenza, nè tantomeno necessario, per intraprendere il salto nel vuoto costituito dalla carriera accademica. Tendenzialmente (ma solo tendenzialmente), la partenza è semmai il dottorato di ricerca.
Il conseguimento di un LLM costituirà di certo elemento di valutazione nel corso delle valutazioni comparative per l'assegnazione di posti di ricercatore o l'attribuzione di assegni di ricerca (e, a seconda dell'ateneo, anche per la graduatoria di accesso ad un dottorato di ricerca). Tuttavia i punti che verranno assegnati sono a discrezione della commissione e, ovviamente, se come quasi sempre succede, il posto in questione non è "libero" ma è invece "moralmente destinato" ad uno specifico candidato (viva l'Italia), puoi avere tutti i punti e gli LLM che vuoi, ma non lo prenderai tu.
Da un punto di vista meno gretto, devo dire che dall'esame dei bandi che negli ultimi anni vengono pubblicati e dalle indicazioni che emergono dalle commissioni di valutazione, l'ambiente accademico italiano (parlo quantomeno per il mio settore disciplinare, diritto commerciale) si sta progressivamente aprendo all'estero e valuta con favore profili di internazionalità del candidato: quindi LLM, dottorati all'estero, spunti di ricerca comparativa, pubblicazioni su riviste internazionali (che fino a ieri e, purtroppo ancora oggi, non vengono valutate come le pubblicazioni sulle riviste "mainstream" italiane. Ma anche sotto questo profilo mi sembra stiano comunque emergendo segnali incoraggianti dalle associazioni scientifiche).
In ogni caso le commissioni, salvo rare eccezioni ed a differenza degli studi legali internazionali dove i partner hanno idee più precise, tenderanno a valutare allo stesso modo un LLM job oriented o un LLM accademico (semplicemente perché nel 99 % dei casi non conoscono le caratteristiche del singolo LLM), oppure un LLM UK o USA, oppure un LLM di una certa università ripetto a quello di un'altra.
Se, come credo e spero, le università italiane si apriranno sempre di più all'estero, in linea con le altre università europee (ma presto o tardi ci arriveremo anche noi, ultimi della classe), nei prossimi anni avere o meno un LLM o un dottorato all'estero sarà un criterio dirimente nell'assegnazione dei ruoli accademici.
In quest'ottica di certo l'LLM non è requisito di partenza, nè tantomeno necessario, per intraprendere il salto nel vuoto costituito dalla carriera accademica. Tendenzialmente (ma solo tendenzialmente), la partenza è semmai il dottorato di ricerca.
Il conseguimento di un LLM costituirà di certo elemento di valutazione nel corso delle valutazioni comparative per l'assegnazione di posti di ricercatore o l'attribuzione di assegni di ricerca (e, a seconda dell'ateneo, anche per la graduatoria di accesso ad un dottorato di ricerca). Tuttavia i punti che verranno assegnati sono a discrezione della commissione e, ovviamente, se come quasi sempre succede, il posto in questione non è "libero" ma è invece "moralmente destinato" ad uno specifico candidato (viva l'Italia), puoi avere tutti i punti e gli LLM che vuoi, ma non lo prenderai tu.
Da un punto di vista meno gretto, devo dire che dall'esame dei bandi che negli ultimi anni vengono pubblicati e dalle indicazioni che emergono dalle commissioni di valutazione, l'ambiente accademico italiano (parlo quantomeno per il mio settore disciplinare, diritto commerciale) si sta progressivamente aprendo all'estero e valuta con favore profili di internazionalità del candidato: quindi LLM, dottorati all'estero, spunti di ricerca comparativa, pubblicazioni su riviste internazionali (che fino a ieri e, purtroppo ancora oggi, non vengono valutate come le pubblicazioni sulle riviste "mainstream" italiane. Ma anche sotto questo profilo mi sembra stiano comunque emergendo segnali incoraggianti dalle associazioni scientifiche).
In ogni caso le commissioni, salvo rare eccezioni ed a differenza degli studi legali internazionali dove i partner hanno idee più precise, tenderanno a valutare allo stesso modo un LLM job oriented o un LLM accademico (semplicemente perché nel 99 % dei casi non conoscono le caratteristiche del singolo LLM), oppure un LLM UK o USA, oppure un LLM di una certa università ripetto a quello di un'altra.
Se, come credo e spero, le università italiane si apriranno sempre di più all'estero, in linea con le altre università europee (ma presto o tardi ci arriveremo anche noi, ultimi della classe), nei prossimi anni avere o meno un LLM o un dottorato all'estero sarà un criterio dirimente nell'assegnazione dei ruoli accademici.
Posted Jan 28, 2012 17:25
sembra che tu abbia finanche previsto lo spirito del nuovo decreto del governo monti, laddove - sempre ch'io lo abbia inteso correttamente - il peso della laurea avra' sempre meno peso in seno ai concorsi pubblici, cosi' come il voto finale. penso sia un passo giusto verso una doverosa omologazione di titoli uguali conferiti da atenei troppo diversi per qualita' dell'insegnamento e del corpo docente. tanto premesso, continuo a dubitare che vivremo abbastanza per vedere il mondo accademico italiano libero da ingerenze esterne e baronie varie... la mia personale soluzione (certamente non eroica) e' quella di fuggire dal suolo patrio e cercare fortuna in terra statunitense...
Posted Jan 28, 2012 17:30
sembra che tu abbia finanche previsto lo spirito del nuovo decreto del governo monti, laddove - sempre ch'io lo abbia inteso correttamente - il peso della laurea avra' sempre meno peso in seno ai concorsi pubblici, cosi' come il voto finale. penso sia un passo giusto verso una doverosa omologazione di titoli uguali conferiti da atenei troppo diversi per qualita' dell'insegnamento e del corpo docente. tanto premesso, continuo a dubitare che vivremo abbastanza per vedere il mondo accademico italiano libero da ingerenze esterne e baronie varie... la mia personale soluzione (certamente non eroica) e' quella di fuggire dal suolo patrio e cercare fortuna in terra statunitense...
coerente e giusto, sì. ma anche in terra statunitense, siamo sicuri che senza un JD la possibilità dell'insegnamento non sia una pia illusione? preciso che la mia è una domanda a tutti gli effetti: non ne ho idea e, poiché è una prospettiva che mi interessa, mi pongo questo interrogativo!
(poscritto: ciao stagista, ti terrò informato delle mie apps!)
coerente e giusto, sì. ma anche in terra statunitense, siamo sicuri che senza un JD la possibilità dell'insegnamento non sia una pia illusione? preciso che la mia è una domanda a tutti gli effetti: non ne ho idea e, poiché è una prospettiva che mi interessa, mi pongo questo interrogativo!
(poscritto: ciao stagista, ti terrò informato delle mie apps!)
Posted Jan 28, 2012 19:19
l'insegnamento accademico negli Stati Uniti prescinde da un PhD od altro programma equivalente (tipo JSD/SJD). Molti professori alla Law School insegnano con un JD (laurea in legge) cui naturalmente abbinano una notevole esperienza nel loro campo e (spesso, ma non sempre) numerose pubblicazioni. Per uno straniero non anglofono temo che un JD non americano non sia un requisito sufficiente per aspirare alla docenza... ricordo che a Northwestern andavano fieri del fatto che circa il 50% del corpo docente aveva un PhD, ed era una delle scuole con il tasso piu' alto di dottori di ricerca
Posted Jan 28, 2012 19:27
quali sono gli LLM job oriented?
Posted Jan 28, 2012 19:37
la stragrande maggioranza. fai prima ad individuarli a contrario: Yale e' puramente accademico, UChicago ha alcune specializzazioni solo accademiche. Leggendo la presentazione dei singoli programmi LLM puoi capire facilmente se siano limitati a futuri accademici
Posted Jan 30, 2012 11:10
Ciao a tutti!
Avrei bisogno di un aiutino...qualcuno mi può dire quale è la traduzione appropriata in inglese di "praticante avvocato"?Devo scriverlo nel mio cv per fare applicazione ma visto che negli USA non esiste questa figura non so quale possa essere la giusta traduzione...
Avrei bisogno di un aiutino...qualcuno mi può dire quale è la traduzione appropriata in inglese di "praticante avvocato"?Devo scriverlo nel mio cv per fare applicazione ma visto che negli USA non esiste questa figura non so quale possa essere la giusta traduzione...
Posted Jan 30, 2012 11:45
si dice trainee lawyer...
Posted Jan 30, 2012 11:48
Grazie mille :)
Posted Jan 30, 2012 15:16
Salve a tutti,
Qui una giurista un poco confusa:
Sto per laurearmi con una tesi in diritti dell'uomo, nello specifico mi occupo di refugee law nella mia tesi. Mi piacerebbe proseguire ed approfondire con un LLM in diritti umani/diritto internazionale pubblico.
Ho visto ottimi programmi presso l'Università di Amsterdam e Leuven, oltre che l'ADH di Ginevra...Sono un po' confusa sul "dove puntare".Anche perché, per motivi più o meno personali, insieme a tutto ciò ho un sogno canadese e vorrei applicare per una law school a Montréal: McGill, che oltre ad avere un programma molto interessante di diritto comparato, offre un general LLM con la possibilità di svolgere ricerca nel Centro di diritti umani della facoltà. Non so purtroppo quale possa essere la reputazione nè i possibili sbocchi futuri( io vorrei fare ricerca o lavorare per una ONG, quindi escludo per il momento l'avvocatura in Italia) Vi scrivo per avere un confronto con qualche connazionale... C'è qualcuno che si è mai interessato a McGill? Qual'è la sua eventuale spendibilità in nel vecchio continente, od eventualmente pure nel nuovo?
Vi ringrazio anticipatamente
Qui una giurista un poco confusa:
Sto per laurearmi con una tesi in diritti dell'uomo, nello specifico mi occupo di refugee law nella mia tesi. Mi piacerebbe proseguire ed approfondire con un LLM in diritti umani/diritto internazionale pubblico.
Ho visto ottimi programmi presso l'Università di Amsterdam e Leuven, oltre che l'ADH di Ginevra...Sono un po' confusa sul "dove puntare".Anche perché, per motivi più o meno personali, insieme a tutto ciò ho un sogno canadese e vorrei applicare per una law school a Montréal: McGill, che oltre ad avere un programma molto interessante di diritto comparato, offre un general LLM con la possibilità di svolgere ricerca nel Centro di diritti umani della facoltà. Non so purtroppo quale possa essere la reputazione nè i possibili sbocchi futuri( io vorrei fare ricerca o lavorare per una ONG, quindi escludo per il momento l'avvocatura in Italia) Vi scrivo per avere un confronto con qualche connazionale... C'è qualcuno che si è mai interessato a McGill? Qual'è la sua eventuale spendibilità in nel vecchio continente, od eventualmente pure nel nuovo?
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