Posted May 31, 2015 02:59
Premetto col dire che non avrei saputo darti migliori consigli di quelli che ti ha dato Nick.
Continuo dicendo che mi dispiace molto tu ti sia offesa, mi hai frainteso. Stavo solo constatando i fatti, poi pensa ciò che vuoi.
Dici che sono saccente e che non ti sei mai vantata dei tuoi risultati ma poi ci sbatti in faccia le tue qualifiche (fino al tuo talento musicale, il latino, (e spero non fosse quella la lingua straniera di cui parlavi), le raffinate letture, ecc.) sminuendo chi ha preso una laurea in "qualche paesino". Nick ti ha già detto quanto è "paesino" Roma e la sua Sapienza nel mondo, quindi sii obiettiva.
Dici che sai cosa vuoi (fare l'avvocato) ma non dimostri la minima inclinazione a quel mondo spietato. Loro fanno la differenza tra winner e loser (che non si scrive looser che vuol dire tutt'altro). In questo mondo funziona così. Lungi dal metterti nella categoria dei losers, credo sia l'insicurezza di cui parli che si sia sentita tirata in causa. Una che ha avuto i problemi di salute gravi di cui parli e che hai raggiunto quello che hai raggiunto tu non vedo come possa essere considerata una perdente. Per questo ti consigliavo di rendere questo fatto noto in sede lavorativa.
Non puoi conoscere le difficoltà che ho passato io, quindi sei pregata di evitare commenti fuori luogo. Non tutti hanno bisogno di ostentare le proprie disgrazie per usarle come scusa per avere un curriculum che nulla ha a che fare con i propri obiettivi lavorativi. Per questo ti ho consigliato di schiarirti le idee, non per giudicarti. Vuoi davvero entrare in questo mondo spietato? Non mi pare.
Non capisco perchè tu sia venuta in questo forum. Per chiedere consigli o per ricevere approvazione e supporto? Mi spiace che il sistema non giri come vuoi tu ma ognuno la pensa così. Dobbiamo adattarci. Se non ti va bene puoi provare a cambiarlo, nessuno te lo vieta... anche se, ahimè, è ben più difficile che adattarsi.
Non ha nessun senso tirare in ballo il "lato umano". Per fare l'avvocato non serve, anzi. Il fatto che tu non l'abbia capito fa dedurre che la tua mentalità non c'entra nulla con questa professione. Poi, per carità, ci sono anche avvocati che non riescono a dividere i sentimenti dalla professione... Non credo sia costruttivo ma nessuno ti vieta di provarci. Penso solo che non sia gratificante ritrovarsi in una professione che ti porta ad avere conflitti interiori o improduttività.
Hai fatto pubblicazioni, suoni strumenti, canti, sei appasionata di poesia, non accetti la realtà dei fatti e ti offendi per le critiche dopo aver chiesto un parere. Io non so se farò carriera nel mondo dell'avvocatura ma sicuramente avrei più possibilità di te. Non prenderla come un'offesa, ti prego. Sarei sicuramente uno scrittore, un poeta, un musicista, ecc. peggiore di te.
"I peggiori aspetti della cultura statunitense" sono quelli che la fanno essere l'indiscussa economia numero uno al mondo. Fatti. E, come sai data la tua passione per la lingua latina, contra facta non valet argumentum. Se l'economia non è un parametro che consideri ti consiglio di lasciare perdere l'avvocatura che richiede una mentalità logica che, si sa, va a braccetto con l'economia.
Non ho interesse a condividere con te il mio curriculum nè tantomento i miei interessi in quanto non apprezzeresti. Prediligo le materie scientifiche a quelle letterarie e artistiche, quindi sarebbe un'ulteriore occasione per te per giudicarmi e guardarmi dall'alto, come hai fatto fin'ora.
Non ho mai detto che tu non hai capacità, credo tu abbia frainteso. Ho solo detto che non sono rilevanti per la carriera di avvocatura.
Riassumento: sono un saccente arrogante perchè per fare carriera lo sto facendo nel modo giusto. Tu invece sei venuta qua per chiedere consigli sulla carriera sminuendo chi "si perde cose meravigliose dell'esistenza tipo la poesia..."
Sicuro che sia io quello arrogante? A me sembra che sia tu quella che continua a giudicare chiunque sia diverso da te senza che tu lo conosca.
Inoltre, ti ho consigliato di far presente i tuoi problemi di salute in sede lavorativa. Aiuterebbe senz'altro a dimostrare la tua determinazione nel raggiungere i tuoi obiettivi (es: abilitazione) durante un periodo così difficile.
Contento di essere stato utile Ludovica. Ribadisco i consigli che ti ho dato fin'ora e aggiungo (sempre che tu voglia fare l'avvocato) di essere un po' più realista e a mettere in dubbio i tuoi punti di vista. E sicuramente essere meno scontrosa aiuterebbe ad instaurare dialoghi più costruttivi e a trovare un impiego.
solo per amor di verità, e poi smettiamo di perder tempo tutti: sono venuta qui dicendo che, nonostante l'età non giovanissima, mi trovo a muovere i miei primi passi in questo mondo a me sconosciuto e che chiedevo il vostro consiglio. Ho parlato di me dicendo che: ho un buon voto di laurea, ma non ho esperienza; ho qualche pubblicazione, ma non sono cose importanti; chiedevo cosa pensaste di un master a roma, ma vi pregavo di non ridere di questa domanda.
mi aspettavo un consiglio e non un giudizio sulla mia persona e sulla mia vita.
mi sono sentita dire che ritengo di avere non si sa quali qualità (....) e, addirittura che, poichè " In ambito lavorativo non viene solo valutata la tua carriera accademica ma anche le tue capacità (e non intendo capacità a livello giuridico). " non si può non rimanere perplessi circa l'esistenza di tali capacità, se uno a 40 anni non ha un lavoro stabile. Ora, che qualcuno mi dica che il mio curriculum non è sufficiente, che ho un'età in cui non riuscirei a trovare, che mi mancano delle competenze (giuridiche) è una cosa. Ed è questo, che domandavo.
Che si vogliano giudicare le mie capacità e qualità, e che si voglia farlo, oltretutto, in base al fatto che ho 40 anni e non lavoro, è un altro. Io non so perchè un'altra persona che ha 40 anni, non lavora, quindi su quali siano le sue capacità non giuridiche, taccio, e un giudizio non lo formulo nemmeno dentro di me. se sono in grado, visto che me la si chiede, dò una valutazione sulle capacità tecniche, non mi permetto di parlare di altro; sul curriculum, non sulla vita.
ma questo non è nulla. Ho fatto un breve e discreto cenno al fatto che " vi sono problemi che una persona può aver superato e che non vanno in un curriculum". non ho messo in piazza i mei problemi per giustificare una carenza. non avrei mai avuto il cattivo gusto di farlo, ma si è avuto il cattivo gusto di dirmi che se sono arrivata a 40 anni senza lavorare allore queste capacità mancano, e non si tratta di capacità giuridiche o non solo di esse.
ecco che mi trovo, mio malgrado, a chiarire quello che si sarebbe dovuto intuire da una breve frase e significativa, e a giustificarmi da giudizi brutali, cercando di far capire al mio interlocutore che se uno a 40 anni non lavora, vi possono essere altre ragioni oltre a quella che sia un incapace e che forse l'intelligenza consiste anche nell'immaginarlo evitando di fare domande ulteriori o dare giudizi o mettere qualcuno in condizione di dirti che non è un incapace, un pavido o un confuso, ma magari una persona che ha superato questo questo e quest'altro.
E' veramente pessimo, sul piano umano, a questo punto, scrivere che ho messo in piazza le mie tragedie.
Non è un modo leale di discutere (ma questo è un mondo spietato etc etc), Se io avessi detto a qualcuno che non ha capacità, specificando oltretutto che non parlo di diritto, cosa che sarebbe stata accettabile e ragionevole, ma della persona in genere e che l'ho capito perchè non sta lavorando e quello mi avesse risposto che forse non sta lavorando per avere avuto gravi problemi di salute e che pare che detto con un cenno non sia servito a nulla e che per farlo capire sia stato necessario esplicitarlo per filo e per segno, io mi sarei mortificata di non aver capito prima; di avere giudicato le capacità di una persona che non conosco, su temi extra giuridici (ma poi si cade dalle nuvole se ci si sente rispondere circa aspetti extragiuridici); di aver fatto la non bella figura di non aver capito ciò che mi si era detto con un cenno e di avere dato patenti e giudizi su gente che non conosco, sulla sua vita privata, sulle sue capacità, sulle vicende che l'hanno portata dove essa è.
dinanzi alla risposta che ho dato, dicendo quello che non hai capito da solo prima, cioè quali erano stati i miei problemi, invece di mortificarti, mi accusi di mettere in piazza i mei drammi!
se rileggo il post che ho scritto quando sono entrata qui, chiedendo consiglio pnendo domante precise, indicando ogni mio limite per avere un più veritiero consiglio, e rileggo la spiegazione datami di chi sono e quanto valgo, resto di sale. Ma se qualcuno mi accennasse che nella vita ha avuto i suoi problemi da risolvere, io gli dicessi che gli mancano le capacità e quello mi dicesse che , se non l'avevo capito, ha avuto non so, un tumore o non so quale malattia, io mi sentirei male. scopro che si può reagire in altri modi: irridere l'interlocutore che si è portato a questo punto, per mancanza di sensibilità e delicatezza e pure di fantasia, additandolo pubblicamente per avere messo in piazza le proprie malattie.
si, sicuramente è un mondo spietato. ma non è soltanto questo. si può essere privi della pietas, ma avere rigore, lealtà e coraggio. almeno.
sono venuta a chiedere consiglio su un master ed ho appreso chi sono. se un ragazzino che si iscrive all'università mi chedesse un consiglio, gli parlerei delle università che conosco e delle esperienze che ho fatto, non delle capacità che lui ha su un piano che esula dal diritto ed entra nella sua vita.
inoltre: ti sfugge la consequenzialità degli argomenti.
mi sono presentata con un post che chiunque può leggere due pagine più in dietro, in cui non vi è traccia di presunzione, in cui ho fatto l'elenco dei limiti del mio curriculum e ho sminuito sistematicamente anche le non molte cose buone che vi erano. anche credendo di confrontarmi con chi sa chi. Se però mi si dice quanto poco valgo, specificando che si parla di un piano non giuridico, rispondo. perchè so di avere un curriculum limitato, ma so con certezza che tu non puoi giudicare chi sono io e quali sono le mie qualità sul piano extragiuridico e di avere delle qualità che non mi sono attribuita da sola.ma ti confondi (nella migliore delle ipotesi) e mi dici che mi sono vantata di me. ho fatto l'opposto che vantarmi, quando si parla di un curriculum. ma non ti permetto di straparlare della mia persona e di valutare cosa c'è nella mia testa, nella mia legge morale, quale sia la chiarezza delle mie idee, il grado di determinazione e tutto ciò che della mia persona non attiene all'argomento cui avresti dovuto attenerti.
da ultimo: loosers è un errore e " un avvocato SU milano" , peggio: anche se chi parla il gergo aziendale calpesta l'italiano con una fierezza mille miglia lontane con l'imbarazzo con cui io sbaglio l'inglese.
ps: io non ho molto da insegnarti. posso forse soltanto dirti che si può vivere una vita piena di senso anche con un milionesimo della tua aggressività e della tua durezza (ed anche se tu vivi nello "spietato mondo" dei cowboys).
<blockquote>Premetto col dire che non avrei saputo darti migliori consigli di quelli che ti ha dato Nick.
Continuo dicendo che mi dispiace molto tu ti sia offesa, mi hai frainteso. Stavo solo constatando i fatti, poi pensa ciò che vuoi.
Dici che sono saccente e che non ti sei mai vantata dei tuoi risultati ma poi ci sbatti in faccia le tue qualifiche (fino al tuo talento musicale, il latino, (e spero non fosse quella la lingua straniera di cui parlavi), le raffinate letture, ecc.) sminuendo chi ha preso una laurea in "qualche paesino". Nick ti ha già detto quanto è "paesino" Roma e la sua Sapienza nel mondo, quindi sii obiettiva.
Dici che sai cosa vuoi (fare l'avvocato) ma non dimostri la minima inclinazione a quel mondo spietato. Loro fanno la differenza tra winner e loser (che non si scrive looser che vuol dire tutt'altro). In questo mondo funziona così. Lungi dal metterti nella categoria dei losers, credo sia l'insicurezza di cui parli che si sia sentita tirata in causa. Una che ha avuto i problemi di salute gravi di cui parli e che hai raggiunto quello che hai raggiunto tu non vedo come possa essere considerata una perdente. Per questo ti consigliavo di rendere questo fatto noto in sede lavorativa.
Non puoi conoscere le difficoltà che ho passato io, quindi sei pregata di evitare commenti fuori luogo. Non tutti hanno bisogno di ostentare le proprie disgrazie per usarle come scusa per avere un curriculum che nulla ha a che fare con i propri obiettivi lavorativi. Per questo ti ho consigliato di schiarirti le idee, non per giudicarti. Vuoi davvero entrare in questo mondo spietato? Non mi pare.
Non capisco perchè tu sia venuta in questo forum. Per chiedere consigli o per ricevere approvazione e supporto? Mi spiace che il sistema non giri come vuoi tu ma ognuno la pensa così. Dobbiamo adattarci. Se non ti va bene puoi provare a cambiarlo, nessuno te lo vieta... anche se, ahimè, è ben più difficile che adattarsi.
Non ha nessun senso tirare in ballo il "lato umano". Per fare l'avvocato non serve, anzi. Il fatto che tu non l'abbia capito fa dedurre che la tua mentalità non c'entra nulla con questa professione. Poi, per carità, ci sono anche avvocati che non riescono a dividere i sentimenti dalla professione... Non credo sia costruttivo ma nessuno ti vieta di provarci. Penso solo che non sia gratificante ritrovarsi in una professione che ti porta ad avere conflitti interiori o improduttività.
Hai fatto pubblicazioni, suoni strumenti, canti, sei appasionata di poesia, non accetti la realtà dei fatti e ti offendi per le critiche dopo aver chiesto un parere. Io non so se farò carriera nel mondo dell'avvocatura ma sicuramente avrei più possibilità di te. Non prenderla come un'offesa, ti prego. Sarei sicuramente uno scrittore, un poeta, un musicista, ecc. peggiore di te.
"I peggiori aspetti della cultura statunitense" sono quelli che la fanno essere l'indiscussa economia numero uno al mondo. Fatti. E, come sai data la tua passione per la lingua latina, contra facta non valet argumentum. Se l'economia non è un parametro che consideri ti consiglio di lasciare perdere l'avvocatura che richiede una mentalità logica che, si sa, va a braccetto con l'economia.
Non ho interesse a condividere con te il mio curriculum nè tantomento i miei interessi in quanto non apprezzeresti. Prediligo le materie scientifiche a quelle letterarie e artistiche, quindi sarebbe un'ulteriore occasione per te per giudicarmi e guardarmi dall'alto, come hai fatto fin'ora.
Non ho mai detto che tu non hai capacità, credo tu abbia frainteso. Ho solo detto che non sono rilevanti per la carriera di avvocatura.
Riassumento: sono un saccente arrogante perchè per fare carriera lo sto facendo nel modo giusto. Tu invece sei venuta qua per chiedere consigli sulla carriera sminuendo chi "si perde cose meravigliose dell'esistenza tipo la poesia..."
Sicuro che sia io quello arrogante? A me sembra che sia tu quella che continua a giudicare chiunque sia diverso da te senza che tu lo conosca.
Inoltre, ti ho consigliato di far presente i tuoi problemi di salute in sede lavorativa. Aiuterebbe senz'altro a dimostrare la tua determinazione nel raggiungere i tuoi obiettivi (es: abilitazione) durante un periodo così difficile.
Contento di essere stato utile Ludovica. Ribadisco i consigli che ti ho dato fin'ora e aggiungo (sempre che tu voglia fare l'avvocato) di essere un po' più realista e a mettere in dubbio i tuoi punti di vista. E sicuramente essere meno scontrosa aiuterebbe ad instaurare dialoghi più costruttivi e a trovare un impiego.</blockquote>
solo per amor di verità, e poi smettiamo di perder tempo tutti: sono venuta qui dicendo che, nonostante l'età non giovanissima, mi trovo a muovere i miei primi passi in questo mondo a me sconosciuto e che chiedevo il vostro consiglio. Ho parlato di me dicendo che: ho un buon voto di laurea, ma non ho esperienza; ho qualche pubblicazione, ma non sono cose importanti; chiedevo cosa pensaste di un master a roma, ma vi pregavo di non ridere di questa domanda.
mi aspettavo un consiglio e non un giudizio sulla mia persona e sulla mia vita.
mi sono sentita dire che ritengo di avere non si sa quali qualità (....) e, addirittura che, poichè " In ambito lavorativo non viene solo valutata la tua carriera accademica ma anche le tue capacità (e non intendo capacità a livello giuridico). " non si può non rimanere perplessi circa l'esistenza di tali capacità, se uno a 40 anni non ha un lavoro stabile. Ora, che qualcuno mi dica che il mio curriculum non è sufficiente, che ho un'età in cui non riuscirei a trovare, che mi mancano delle competenze (giuridiche) è una cosa. Ed è questo, che domandavo.
Che si vogliano giudicare le mie capacità e qualità, e che si voglia farlo, oltretutto, in base al fatto che ho 40 anni e non lavoro, è un altro. Io non so perchè un'altra persona che ha 40 anni, non lavora, quindi su quali siano le sue capacità non giuridiche, taccio, e un giudizio non lo formulo nemmeno dentro di me. se sono in grado, visto che me la si chiede, dò una valutazione sulle capacità tecniche, non mi permetto di parlare di altro; sul curriculum, non sulla vita.
ma questo non è nulla. Ho fatto un breve e discreto cenno al fatto che " vi sono problemi che una persona può aver superato e che non vanno in un curriculum". non ho messo in piazza i mei problemi per giustificare una carenza. non avrei mai avuto il cattivo gusto di farlo, ma si è avuto il cattivo gusto di dirmi che se sono arrivata a 40 anni senza lavorare allore queste capacità mancano, e non si tratta di capacità giuridiche o non solo di esse.
ecco che mi trovo, mio malgrado, a chiarire quello che si sarebbe dovuto intuire da una breve frase e significativa, e a giustificarmi da giudizi brutali, cercando di far capire al mio interlocutore che se uno a 40 anni non lavora, vi possono essere altre ragioni oltre a quella che sia un incapace e che forse l'intelligenza consiste anche nell'immaginarlo evitando di fare domande ulteriori o dare giudizi o mettere qualcuno in condizione di dirti che non è un incapace, un pavido o un confuso, ma magari una persona che ha superato questo questo e quest'altro.
E' veramente pessimo, sul piano umano, a questo punto, scrivere che ho messo in piazza le mie tragedie.
Non è un modo leale di discutere (ma questo è un mondo spietato etc etc), Se io avessi detto a qualcuno che non ha capacità, specificando oltretutto che non parlo di diritto, cosa che sarebbe stata accettabile e ragionevole, ma della persona in genere e che l'ho capito perchè non sta lavorando e quello mi avesse risposto che forse non sta lavorando per avere avuto gravi problemi di salute e che pare che detto con un cenno non sia servito a nulla e che per farlo capire sia stato necessario esplicitarlo per filo e per segno, io mi sarei mortificata di non aver capito prima; di avere giudicato le capacità di una persona che non conosco, su temi extra giuridici (ma poi si cade dalle nuvole se ci si sente rispondere circa aspetti extragiuridici); di aver fatto la non bella figura di non aver capito ciò che mi si era detto con un cenno e di avere dato patenti e giudizi su gente che non conosco, sulla sua vita privata, sulle sue capacità, sulle vicende che l'hanno portata dove essa è.
dinanzi alla risposta che ho dato, dicendo quello che non hai capito da solo prima, cioè quali erano stati i miei problemi, invece di mortificarti, mi accusi di mettere in piazza i mei drammi!
se rileggo il post che ho scritto quando sono entrata qui, chiedendo consiglio pnendo domante precise, indicando ogni mio limite per avere un più veritiero consiglio, e rileggo la spiegazione datami di chi sono e quanto valgo, resto di sale. Ma se qualcuno mi accennasse che nella vita ha avuto i suoi problemi da risolvere, io gli dicessi che gli mancano le capacità e quello mi dicesse che , se non l'avevo capito, ha avuto non so, un tumore o non so quale malattia, io mi sentirei male. scopro che si può reagire in altri modi: irridere l'interlocutore che si è portato a questo punto, per mancanza di sensibilità e delicatezza e pure di fantasia, additandolo pubblicamente per avere messo in piazza le proprie malattie.
si, sicuramente è un mondo spietato. ma non è soltanto questo. si può essere privi della pietas, ma avere rigore, lealtà e coraggio. almeno.
sono venuta a chiedere consiglio su un master ed ho appreso chi sono. se un ragazzino che si iscrive all'università mi chedesse un consiglio, gli parlerei delle università che conosco e delle esperienze che ho fatto, non delle capacità che lui ha su un piano che esula dal diritto ed entra nella sua vita.
inoltre: ti sfugge la consequenzialità degli argomenti.
mi sono presentata con un post che chiunque può leggere due pagine più in dietro, in cui non vi è traccia di presunzione, in cui ho fatto l'elenco dei limiti del mio curriculum e ho sminuito sistematicamente anche le non molte cose buone che vi erano. anche credendo di confrontarmi con chi sa chi. Se però mi si dice quanto poco valgo, specificando che si parla di un piano non giuridico, rispondo. perchè so di avere un curriculum limitato, ma so con certezza che tu non puoi giudicare chi sono io e quali sono le mie qualità sul piano extragiuridico e di avere delle qualità che non mi sono attribuita da sola.ma ti confondi (nella migliore delle ipotesi) e mi dici che mi sono vantata di me. ho fatto l'opposto che vantarmi, quando si parla di un curriculum. ma non ti permetto di straparlare della mia persona e di valutare cosa c'è nella mia testa, nella mia legge morale, quale sia la chiarezza delle mie idee, il grado di determinazione e tutto ciò che della mia persona non attiene all'argomento cui avresti dovuto attenerti.
da ultimo: loosers è un errore e " un avvocato SU milano" , peggio: anche se chi parla il gergo aziendale calpesta l'italiano con una fierezza mille miglia lontane con l'imbarazzo con cui io sbaglio l'inglese.
ps: io non ho molto da insegnarti. posso forse soltanto dirti che si può vivere una vita piena di senso anche con un milionesimo della tua aggressività e della tua durezza (ed anche se tu vivi nello "spietato mondo" dei cowboys).