Italians who applied for an LLM


NickJ

Grazie per la risposta. Quindi un Ph.D invece in Italia (EUI, Bocconi) lo sconsigli a prescindere? Ovviamente 300.000$ iniziano ad essere eccessivi. Di EUI e Bocconi ti chiedo perché dal primo diversi che conosco (ad es. il mio docente di international law) sono andati poi a lavorare nelle OOII, dalla Bocconi alcuni che conosco sono riuscito al 2' anno di Ph.D a fare anche un LLM (alcuni persino ad Harvard).
Mi sembra di capire quindi che un LLM, anche focalizzato su international law, non apra nessuna porta nelle OOII.

Grazie per la risposta. Quindi un Ph.D invece in Italia (EUI, Bocconi) lo sconsigli a prescindere? Ovviamente 300.000$ iniziano ad essere eccessivi. Di EUI e Bocconi ti chiedo perché dal primo diversi che conosco (ad es. il mio docente di international law) sono andati poi a lavorare nelle OOII, dalla Bocconi alcuni che conosco sono riuscito al 2' anno di Ph.D a fare anche un LLM (alcuni persino ad Harvard).
Mi sembra di capire quindi che un LLM, anche focalizzato su international law, non apra nessuna porta nelle OOII.
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Stagista11

fino a 10 anni fa entrare nelle OOII era quasi uno scherzo; oggi c'e' bisogno dei famosi 'santi in paradiso'. Trattandosi di italiani che lavorano meno della media e guadagnano in media di piu' degli altri, le OOII per lungo tempo sono state le riserve di caccia di paraculi vari...
Venendo alle cose serie, EUI e' forse il migliore programma di dottorato che tu possa frequentare in Italia. Bocconi penso valga altrettanto se studi economia, non diritto. Sono comunque programma che difficilmente ti daranno la possibilita' di insegnare all'estero (sempre che tu lo voglia fare)

fino a 10 anni fa entrare nelle OOII era quasi uno scherzo; oggi c'e' bisogno dei famosi 'santi in paradiso'. Trattandosi di italiani che lavorano meno della media e guadagnano in media di piu' degli altri, le OOII per lungo tempo sono state le riserve di caccia di paraculi vari...
Venendo alle cose serie, EUI e' forse il migliore programma di dottorato che tu possa frequentare in Italia. Bocconi penso valga altrettanto se studi economia, non diritto. Sono comunque programma che difficilmente ti daranno la possibilita' di insegnare all'estero (sempre che tu lo voglia fare)
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Euro7

Ragazzi ma chi ha il "potere" di decidere sull'ammissione agli LLM? I professori che insegnano in quell'università?
E quanto incidono le lettere di reference? Per una fortunata coincidenza del destino il mio secondo relatore di tesi ha insegnato in un'università americana per anni, recentemente.. Dovrei sfruttare questa chance tentando di fare bella impressione su di lui?

Ragazzi ma chi ha il "potere" di decidere sull'ammissione agli LLM? I professori che insegnano in quell'università?
E quanto incidono le lettere di reference? Per una fortunata coincidenza del destino il mio secondo relatore di tesi ha insegnato in un'università americana per anni, recentemente.. Dovrei sfruttare questa chance tentando di fare bella impressione su di lui?
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Stagista11

i professori non hanno parola nel processo d'ammissione ai programmi JD e LLM, mentre solitamente dirigono il medesimo processo per il PhD. Le tue future applications passeranno per gli admissions committees, presieduti da un dean of admissions... ma zero professori. tanto premesso, una lettera di raccomandazione da parte di un professore conosciuto negli US e' sicuramente una buona carta da giocare

i professori non hanno parola nel processo d'ammissione ai programmi JD e LLM, mentre solitamente dirigono il medesimo processo per il PhD. Le tue future applications passeranno per gli admissions committees, presieduti da un dean of admissions... ma zero professori. tanto premesso, una lettera di raccomandazione da parte di un professore conosciuto negli US e' sicuramente una buona carta da giocare
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Euro7

Grazie stagista per la risposta, ma gli USA non sono il mio obiettivo, tutto ciò che scrivo riguarda il Canada, il mio vero sogno

Grazie stagista per la risposta, ma gli USA non sono il mio obiettivo, tutto ciò che scrivo riguarda il Canada, il mio vero sogno
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Stagista11

avrai bisogno di un'ulteriore conferma, ma ho motivo di credere che i meccanismi d'ammissione siano gli stessi

avrai bisogno di un'ulteriore conferma, ma ho motivo di credere che i meccanismi d'ammissione siano gli stessi
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NickJ

In realtà @Stagista voglio essere sincero, non ho ancora scelto un percorso definitivo (come si può evincere dal mio post iniziale che potrebbe portare a credermi abbastanza confuso, anche se non è così), sono semplicemente una persona che si adatta, con molteplici interessi (su tutti il diritto internazionale pubblico) ed a cui piacerebbe svolgere una professione, a livello internazionale, attinente alla sfera giuridica. Non per forza arrivare a chissà quali livelli sperando in un percorso magico.

Ho in primis dei dubbi sulla convenienza di un LLM in questo periodo, specie in USA (ovviamente nelle prime 10). Forse sarebbe meglio in UK visto la maggiore facilità di integrazione dovuta all'UE? Non capisco come mai la LSE (che secondo il QS dovrebbe essere 7) sia tenuta in poco conto in USA, tra l'altro HLS e CLS offrono dei programmi joint JD/LLM alla LSE ai loro studenti americani. Secondariamente sono incerto sulla fattibilità di un LLM nell'immediato post-laurea (malgrado conosco persone che ce l'hanno fatta, anche nelle migliori law schools) e non avendo molto interesse nello svolgere pratica legale (al giorno d'oggi negli studi milanesi è già tanto se con un 105-110 da una delle migliori università italiane ti fanno fare le fotocopie) mi chiedevo quindi se il PhD non potesse essere una strada pre - LLM. Ti ringrazio del feedback relativamente all'EUI. Anche i miei docenti (prof. De Sena formatosi con Conforti e Cassese, prof. De Salvia, prof. Mazzoni), lo consigliano. Il programma della Bocconi l'ho citato perché si sviluppa in international law & economics, con un occhio di riguardo per le OOII. A parte questi due non saprei davvero a quali programmi pensare in Italia. La Cattolica offre dottorati "tradizionali" di alto livello (come quello in diritto penale gestito dal Centro Studi Federico Stella) che non sono decisamente di mio interesse. Mi verrebbe da pensare anche al programma a Ginevra, ma non ho informazioni in merito.
Ho anche pensato alla possibilità di un PhD all'estero ma in USA a quanto mi dici i costi sono proibitivi. In UK non sono molto informato, ho solo visto che la LSE non ha un programma PhD per laureati con un background legale ma solo in scienze politiche o economiche.

Ti ringrazio.

In realtà @Stagista voglio essere sincero, non ho ancora scelto un percorso definitivo (come si può evincere dal mio post iniziale che potrebbe portare a credermi abbastanza confuso, anche se non è così), sono semplicemente una persona che si adatta, con molteplici interessi (su tutti il diritto internazionale pubblico) ed a cui piacerebbe svolgere una professione, a livello internazionale, attinente alla sfera giuridica. Non per forza arrivare a chissà quali livelli sperando in un percorso magico.

Ho in primis dei dubbi sulla convenienza di un LLM in questo periodo, specie in USA (ovviamente nelle prime 10). Forse sarebbe meglio in UK visto la maggiore facilità di integrazione dovuta all'UE? Non capisco come mai la LSE (che secondo il QS dovrebbe essere 7) sia tenuta in poco conto in USA, tra l'altro HLS e CLS offrono dei programmi joint JD/LLM alla LSE ai loro studenti americani. Secondariamente sono incerto sulla fattibilità di un LLM nell'immediato post-laurea (malgrado conosco persone che ce l'hanno fatta, anche nelle migliori law schools) e non avendo molto interesse nello svolgere pratica legale (al giorno d'oggi negli studi milanesi è già tanto se con un 105-110 da una delle migliori università italiane ti fanno fare le fotocopie) mi chiedevo quindi se il PhD non potesse essere una strada pre - LLM. Ti ringrazio del feedback relativamente all'EUI. Anche i miei docenti (prof. De Sena formatosi con Conforti e Cassese, prof. De Salvia, prof. Mazzoni), lo consigliano. Il programma della Bocconi l'ho citato perché si sviluppa in international law & economics, con un occhio di riguardo per le OOII. A parte questi due non saprei davvero a quali programmi pensare in Italia. La Cattolica offre dottorati "tradizionali" di alto livello (come quello in diritto penale gestito dal Centro Studi Federico Stella) che non sono decisamente di mio interesse. Mi verrebbe da pensare anche al programma a Ginevra, ma non ho informazioni in merito.
Ho anche pensato alla possibilità di un PhD all'estero ma in USA a quanto mi dici i costi sono proibitivi. In UK non sono molto informato, ho solo visto che la LSE non ha un programma PhD per laureati con un background legale ma solo in scienze politiche o economiche.

Ti ringrazio.
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Stagista11

salve eccezioni, al dottorato negli USA si viene ammessi con borsa (come nel mio caso). Non solo non si pagano le tuitions, ma si riceve pure uno stipendio che ti permette di mantenerti. LSE e' una scuola che ha nome in Europa, ma per gli studenti americani e' una meta esotica per venire in Europa e divertirsi 6 mesi/1 anno. I rankings inglesi stranamente danno 4-5 scuole inglesi tra le prime 10; poi guardi i rankings cinesi e ci sono 3 scuole cinesi tra le prime 15... posto che vai, rankings che trovi... poi pero' tutte le scuole che hanno soldi assumono PhD americani, incluse le uni inglesi...

Sia con LSE che con le scuole italiane, la differenza tra un PhD americano ed uno europeo e' ENORME. Non solo per la mole mostruosa di studio che un PhD americano richiede, ma anche per le opportunita' ed i fondi a disposizione. Al termine di un PhD americano, inoltre, le possibilita' di carriera e di guadagno sono infinitamente maggiori rispetto all'Italia, dove la carriera accademica ' solitamente precaria e poco meritocratica.

Un'altra cosa, un PhD americano dura in media 5-6 anni; dopo 2 anni di corsi ti rilasciano il titolo di MA (Master of Arts) ed il tasso d'ammissione da noi quest'anno e' stato di poco superiore all'8%, con notevole differenza tra subfields (323 domande, 27 offerte, attese 21-22 conferme). Nel mio subfield (IR) la percentuale d'ammissione scende sotto il 7%. Tutti selezionati su titoli e senza alcuna "interferenza"

salve eccezioni, al dottorato negli USA si viene ammessi con borsa (come nel mio caso). Non solo non si pagano le tuitions, ma si riceve pure uno stipendio che ti permette di mantenerti. LSE e' una scuola che ha nome in Europa, ma per gli studenti americani e' una meta esotica per venire in Europa e divertirsi 6 mesi/1 anno. I rankings inglesi stranamente danno 4-5 scuole inglesi tra le prime 10; poi guardi i rankings cinesi e ci sono 3 scuole cinesi tra le prime 15... posto che vai, rankings che trovi... poi pero' tutte le scuole che hanno soldi assumono PhD americani, incluse le uni inglesi...

Sia con LSE che con le scuole italiane, la differenza tra un PhD americano ed uno europeo e' ENORME. Non solo per la mole mostruosa di studio che un PhD americano richiede, ma anche per le opportunita' ed i fondi a disposizione. Al termine di un PhD americano, inoltre, le possibilita' di carriera e di guadagno sono infinitamente maggiori rispetto all'Italia, dove la carriera accademica ' solitamente precaria e poco meritocratica.

Un'altra cosa, un PhD americano dura in media 5-6 anni; dopo 2 anni di corsi ti rilasciano il titolo di MA (Master of Arts) ed il tasso d'ammissione da noi quest'anno e' stato di poco superiore all'8%, con notevole differenza tra subfields (323 domande, 27 offerte, attese 21-22 conferme). Nel mio subfield (IR) la percentuale d'ammissione scende sotto il 7%. Tutti selezionati su titoli e senza alcuna "interferenza"
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NickJ

Ecco queste sono informazioni che non avevo, davvero utili.
Ti ringrazio ancora.
Immagino che ogni paese si faccia i propri ranking, mi riferivo a quello QS che vede tra le prime solo Università USA e UK (Cambridge, LSE), ma sicuramente hai ragione tu in concreto.
Non ti chiedo neanche se è possibile post-laurea italiana anche solo pensare di accedere al PhD in USA, mi rendo conto che sarebbe ridicolo. Hai una idea del tipo di CV dall'Italia necessario, visto che a quanto mi pare di capire è il percorso che stai facendo? Un LLM diventa titolo indispensabile da prendere prima? Scusa se ti subisso di domande ma sinceramente su questi argomenti sono poco informato. La Cattolica ha una partnership consolidata con la law School di UCLA, tanto che negli anni abbiamo avuto diversi visiting professor, quindi almeno li, alla LSE e (forse con un grande ?) alla HLS è conosciuta abbastanza.
Purtroppo sono nato nell'epoca sbagliata, anni fa il compianto prof. Stella (principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio, etc) mandava tutti gli allievi migliori alla HLS per LLM/JSD e ora molti di loro lavorano li come ricercatori etc. Uno dei motivi per cui forse la Cattolica è leggermente più conosciuta (capisco che cambi pochissimo e sia irrilevante uguale) di una statale italiana in USA. Forse accedere ad UCLA per un PhD sarebbe più facile, potrei chiedere anche al visiting professor attuale (tra l'altro un internazionalista) e alla facoltà un appoggio, visto che svolgendo il ruolo di rappresentante ho contatti più stretti con i docenti. Immagino però appunto che post laurea sia impensabile.

Ecco queste sono informazioni che non avevo, davvero utili.
Ti ringrazio ancora.
Immagino che ogni paese si faccia i propri ranking, mi riferivo a quello QS che vede tra le prime solo Università USA e UK (Cambridge, LSE), ma sicuramente hai ragione tu in concreto.
Non ti chiedo neanche se è possibile post-laurea italiana anche solo pensare di accedere al PhD in USA, mi rendo conto che sarebbe ridicolo. Hai una idea del tipo di CV dall'Italia necessario, visto che a quanto mi pare di capire è il percorso che stai facendo? Un LLM diventa titolo indispensabile da prendere prima? Scusa se ti subisso di domande ma sinceramente su questi argomenti sono poco informato. La Cattolica ha una partnership consolidata con la law School di UCLA, tanto che negli anni abbiamo avuto diversi visiting professor, quindi almeno li, alla LSE e (forse con un grande ?) alla HLS è conosciuta abbastanza.
Purtroppo sono nato nell'epoca sbagliata, anni fa il compianto prof. Stella (principio dell'oltre ogni ragionevole dubbio, etc) mandava tutti gli allievi migliori alla HLS per LLM/JSD e ora molti di loro lavorano li come ricercatori etc. Uno dei motivi per cui forse la Cattolica è leggermente più conosciuta (capisco che cambi pochissimo e sia irrilevante uguale) di una statale italiana in USA. Forse accedere ad UCLA per un PhD sarebbe più facile, potrei chiedere anche al visiting professor attuale (tra l'altro un internazionalista) e alla facoltà un appoggio, visto che svolgendo il ruolo di rappresentante ho contatti più stretti con i docenti. Immagino però appunto che post laurea sia impensabile.
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NickJ

@california grazie ma sinceramente credo sia abbastanza impossibile intraprendere la carriera legale in USA con solo un LLM (anche Ivy League). Mi riferivo a quello.
In ogni caso se vuoi puoi aggiungermi su fb, ammesso tu non abbia già capito chi sono, tanto più che teoricamente sono il tuo rappresentante ancora per un anno :) mi fa piacere stare in contatto con chi condivide l'idea di un percorso post laurea non tradizionale.

@california grazie ma sinceramente credo sia abbastanza impossibile intraprendere la carriera legale in USA con solo un LLM (anche Ivy League). Mi riferivo a quello.
In ogni caso se vuoi puoi aggiungermi su fb, ammesso tu non abbia già capito chi sono, tanto più che teoricamente sono il tuo rappresentante ancora per un anno :) mi fa piacere stare in contatto con chi condivide l'idea di un percorso post laurea non tradizionale.
quote

ciao a tutti..ho trovato questo post per caso facendo ricerche on line...
immagino che ne abbiate parlato (ho letto qualche vostra risposta quì) e ho visto che molti di voi stanno già facendo un'esperienza lavorativa lontano dall'Italia...
bene ecco il mio dubbio....
sono laureata in legge col massimo dei voti, ho frequentato il corso di specializzazione per le professioni legali (SSPL), fatto la pratica, stage in tribunale e procura e superato l'esame di stato...
ovviamente in Italia (soprattutto al sud dove ahimè vivo) se non sei raccomandato e/o con gli agganci giusti non lavori e quindi sto seriamente prendendo in considerazione di andarmene...
volevo capire se, avendo io l'abilitazione (non sono però iscritta all'albo visto che dovrei pagare un sacco di soldi per la cassa forense), ho qualche vantaggio per poter esercitare in USA (stavo pensando a San Francisco)...
potete darmi qualche dritta così mi faccio un'idea su cosa devo fare?
mi hanno detto che avendo io il titolo non mi serve un LLM ma posso direttamente fare l'esame di stato in USA. E' vero?
grazie a tutti

ciao a tutti..ho trovato questo post per caso facendo ricerche on line...
immagino che ne abbiate parlato (ho letto qualche vostra risposta quì) e ho visto che molti di voi stanno già facendo un'esperienza lavorativa lontano dall'Italia...
bene ecco il mio dubbio....
sono laureata in legge col massimo dei voti, ho frequentato il corso di specializzazione per le professioni legali (SSPL), fatto la pratica, stage in tribunale e procura e superato l'esame di stato...
ovviamente in Italia (soprattutto al sud dove ahimè vivo) se non sei raccomandato e/o con gli agganci giusti non lavori e quindi sto seriamente prendendo in considerazione di andarmene...
volevo capire se, avendo io l'abilitazione (non sono però iscritta all'albo visto che dovrei pagare un sacco di soldi per la cassa forense), ho qualche vantaggio per poter esercitare in USA (stavo pensando a San Francisco)...
potete darmi qualche dritta così mi faccio un'idea su cosa devo fare?
mi hanno detto che avendo io il titolo non mi serve un LLM ma posso direttamente fare l'esame di stato in USA. E' vero?
grazie a tutti
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NickJ

@Lawyer puoi effettivamente sostenere il bar exam anche senza LLM, essendo abilitato nel tuo paese d'origine. Tuttavia considera che se le possibilità di lavorare in USA con un LLM nelle prime 10-15+bar exam sono praticamente nulle o quasi, figurati nel tuo caso. In ogni caso per superare il bar exam devi attendere ad un corso di preparazione (abbastanza costoso). Sinceramente io non credo abbia molto senso se il tuo scopo è lavorare in USA. Avresti sicuramente più possibilità visto il tuo CV a cercare di entrare in grosse law firm come Cleary su Milano, sperando ti finanzino loro un LLM, anche se con il mercato di oggi la situazione è tragica ovunque.
Se puoi permettertelo esistono alcuni JD accelerati per international lawyers (come quello della NU) in due anni, un programma del genere ti permetterebbe effettivamente di trovare lavoro in USA (come avvocato americano), tuttavia i costi sono molto alti e dovresti superare il LSAT.
Un'altra alternativa potrebbe essere per te andare in UK, saresti riconosciuto come European Lawyer e superando un test (chiamato QLTT) chiedere la parificazione come Solicitor ed esercitare la professione.

@Lawyer puoi effettivamente sostenere il bar exam anche senza LLM, essendo abilitato nel tuo paese d'origine. Tuttavia considera che se le possibilità di lavorare in USA con un LLM nelle prime 10-15+bar exam sono praticamente nulle o quasi, figurati nel tuo caso. In ogni caso per superare il bar exam devi attendere ad un corso di preparazione (abbastanza costoso). Sinceramente io non credo abbia molto senso se il tuo scopo è lavorare in USA. Avresti sicuramente più possibilità visto il tuo CV a cercare di entrare in grosse law firm come Cleary su Milano, sperando ti finanzino loro un LLM, anche se con il mercato di oggi la situazione è tragica ovunque.
Se puoi permettertelo esistono alcuni JD accelerati per international lawyers (come quello della NU) in due anni, un programma del genere ti permetterebbe effettivamente di trovare lavoro in USA (come avvocato americano), tuttavia i costi sono molto alti e dovresti superare il LSAT.
Un'altra alternativa potrebbe essere per te andare in UK, saresti riconosciuto come European Lawyer e superando un test (chiamato QLTT) chiedere la parificazione come Solicitor ed esercitare la professione.
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@Lawyer puoi effettivamente sostenere il bar exam anche senza LLM, essendo abilitato nel tuo paese d'origine. Tuttavia considera che se le possibilità di lavorare in USA con un LLM nelle prime 10-15+bar exam sono praticamente nulle o quasi, figurati nel tuo caso. In ogni caso per superare il bar exam devi attendere ad un corso di preparazione (abbastanza costoso). Sinceramente io non credo abbia molto senso se il tuo scopo è lavorare in USA. Avresti sicuramente più possibilità visto il tuo CV a cercare di entrare in grosse law firm come Cleary su Milano, sperando ti finanzino loro un LLM, anche se con il mercato di oggi la situazione è tragica ovunque.
Se puoi permettertelo esistono alcuni JD accelerati per international lawyers (come quello della NU) in due anni, un programma del genere ti permetterebbe effettivamente di trovare lavoro in USA (come avvocato americano), tuttavia i costi sono molto alti e dovresti superare il LSAT.
Un'altra alternativa potrebbe essere per te andare in UK, saresti riconosciuto come European Lawyer e superando un test (chiamato QLTT) chiedere la parificazione come Solicitor ed esercitare la professione.


Grazie per la risposta (abbastanza scoraggiante :( )
ho pensato di spostarmi anche in Italia ma posso dirti che le proposte ricevute sono davvero assurde...posto due esempi così per capire (a volte mi domando se sono l'unica ad avere questo problema e rimpiango di essermi laureata in legge):
una ragazza che conosco mi diceva che è laureata in legge e in lingue (con conoscenza del tedesco) ed è stata assunta in uno studio a milano ma trattata peggio di una schiava e con uno stipendio che a malapena le permetteva di coprire le spese; a me invece avevano offerto un lavoro a roma (sostituire il socio di studio che andava via) che era davvero interessante ma ovviamente sottopagato.
Ecco perchè mi domandavo se valesse la pena buttare dei soldi quì in Italia (per essere maltrattato o considerato poco più di un fattorino) piuttosto che tentare di investire qualcosa all'estero.
Non ho moltissimi soldi ma volevo capire come organizzarmi e se posso usufruire di qualche borsa di studio.
Non voglio sembrare presuntuosa o altro ma sinceramente mi sento molto demotivata e frustrata al pensiero di non avere alcuna speranza di vedere applicata in Italia la meritocrazia e vorrei scappare da quì.

<blockquote>@Lawyer puoi effettivamente sostenere il bar exam anche senza LLM, essendo abilitato nel tuo paese d'origine. Tuttavia considera che se le possibilità di lavorare in USA con un LLM nelle prime 10-15+bar exam sono praticamente nulle o quasi, figurati nel tuo caso. In ogni caso per superare il bar exam devi attendere ad un corso di preparazione (abbastanza costoso). Sinceramente io non credo abbia molto senso se il tuo scopo è lavorare in USA. Avresti sicuramente più possibilità visto il tuo CV a cercare di entrare in grosse law firm come Cleary su Milano, sperando ti finanzino loro un LLM, anche se con il mercato di oggi la situazione è tragica ovunque.
Se puoi permettertelo esistono alcuni JD accelerati per international lawyers (come quello della NU) in due anni, un programma del genere ti permetterebbe effettivamente di trovare lavoro in USA (come avvocato americano), tuttavia i costi sono molto alti e dovresti superare il LSAT.
Un'altra alternativa potrebbe essere per te andare in UK, saresti riconosciuto come European Lawyer e superando un test (chiamato QLTT) chiedere la parificazione come Solicitor ed esercitare la professione.</blockquote>

Grazie per la risposta (abbastanza scoraggiante :( )
ho pensato di spostarmi anche in Italia ma posso dirti che le proposte ricevute sono davvero assurde...posto due esempi così per capire (a volte mi domando se sono l'unica ad avere questo problema e rimpiango di essermi laureata in legge):
una ragazza che conosco mi diceva che è laureata in legge e in lingue (con conoscenza del tedesco) ed è stata assunta in uno studio a milano ma trattata peggio di una schiava e con uno stipendio che a malapena le permetteva di coprire le spese; a me invece avevano offerto un lavoro a roma (sostituire il socio di studio che andava via) che era davvero interessante ma ovviamente sottopagato.
Ecco perchè mi domandavo se valesse la pena buttare dei soldi quì in Italia (per essere maltrattato o considerato poco più di un fattorino) piuttosto che tentare di investire qualcosa all'estero.
Non ho moltissimi soldi ma volevo capire come organizzarmi e se posso usufruire di qualche borsa di studio.
Non voglio sembrare presuntuosa o altro ma sinceramente mi sento molto demotivata e frustrata al pensiero di non avere alcuna speranza di vedere applicata in Italia la meritocrazia e vorrei scappare da quì.
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NickJ

@Stagista mi sono informato guardando i siti delle law schools, sembra che avere un LLM sia il requisito minimo in alcune, in molte (tipo Yale) il JD. Sulla LSE avevo guardato male io, hanno un programma PhD per law ma richiede LLM e il 70% di punteggio (Merit?). Secondo te varrebbe la pena LLM+PhD alla LSE?

@Stagista mi sono informato guardando i siti delle law schools, sembra che avere un LLM sia il requisito minimo in alcune, in molte (tipo Yale) il JD. Sulla LSE avevo guardato male io, hanno un programma PhD per law ma richiede LLM e il 70% di punteggio (Merit?). Secondo te varrebbe la pena LLM+PhD alla LSE?
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NickJ

@Lawyer se ti può consolare anche noi studenti delle "blasonate" Cattolica-Bocconi-Luiss oggi finiamo a fare le fotocopie negli studi legali. Diciamo che su Milano abbiamo ancora leggermente più mercato di un laureato che viene da un'altra regione, ma niente di che. Il mercato è in crisi ovunque. Io ho solo 22 anni, sto finendo di laurearmi e già penso ad andarmene, quindi ti capisco benissimo. Ovviamente le informazioni che ti sto dando non sono campate in aria: diversi miei amici, colleghi più grandi o professionisti affermati me le hanno fornite, penso che potranno confermartele anche gli altri utenti di questo forum e magari dartene di più dettagliate.
Purtroppo non penso che ora come ora sia possibile emigrare negli USA ed esercitarvi la professione, anche con un LLM, figurati senza. Il costo di un LLM oscilla tra i 50-60mila euro, tutto incluso. Di un JD accelerato il doppio. Di un JD normale il triplo. A poco serve avere superato il bar exam se dopo non trovi lavoro. Senza dimenticare i problemi con il visto. Non penso quindi sia una strada praticabile a meno di non fare il JD o almeno un LLM nelle prime 5-10 (e comunque non avresti tante possibilità). In UK è già meglio, per i motivi che ti ho detto nel commento precedente. Sicuramente potresti qualificarti come European Lawyer e poi Solicitor, in concreto non so però quanto mercato avresti. Magari qualificarti con un LLM in UK nelle prime (tipo LSE) potrebbe essere meglio, considera che in UK con 30mila euro in tutto te la cavi. Queste però sono solo ipotesi, non saprei darti riscontri reali.
Su Milano ti sconsiglio di venire, anche se sarebbe meno peggio che cercare lavoro in USA con il solo bar exam. E se ti dico che Milano come piazza è sconsigliata figurati il resto di Italia. Una volta con un LLM in USA o UK ti tenevano quantomeno più in considerazione, oggi non c'è differenza: licenziano e sottopagano tutti.
Se la situazione complessiva dell'Italia non fosse quella che è ti consiglierei di provare i concorsi, visto che hai fatto la SSPL, ma purtroppo siamo messi male anche su quel fronte.
Forse una soluzione potrebbe essere farsi un LLM in UK utile per lavorare anche in società e imprese (ad es. Banking, Tax, etc) e poi cercare di rimanere li o trovare lavoro altrove in Europa. È una strada che sto considerando anche io insieme a OOII/LLM+PhD.

EDIT:
Per le borse di studio (scusa mi ero scordato) puoi fare domanda in corso di application (es. LLM) per quelle disponibili presso la School o a borse internazionali (ad es. Fulbright).
La competizione però è molto alta e non basta un 110L, anzi direi che un voto sopra al 105 sia il minimo (in UK rientri nel 2.1, in USA A- se non sbaglio). Io non ci spererei troppo. Puoi trovare diverse informazioni di prima mano al riguardo nei commenti precedenti di questo topic (buona lettura!).

@Lawyer se ti può consolare anche noi studenti delle "blasonate" Cattolica-Bocconi-Luiss oggi finiamo a fare le fotocopie negli studi legali. Diciamo che su Milano abbiamo ancora leggermente più mercato di un laureato che viene da un'altra regione, ma niente di che. Il mercato è in crisi ovunque. Io ho solo 22 anni, sto finendo di laurearmi e già penso ad andarmene, quindi ti capisco benissimo. Ovviamente le informazioni che ti sto dando non sono campate in aria: diversi miei amici, colleghi più grandi o professionisti affermati me le hanno fornite, penso che potranno confermartele anche gli altri utenti di questo forum e magari dartene di più dettagliate.
Purtroppo non penso che ora come ora sia possibile emigrare negli USA ed esercitarvi la professione, anche con un LLM, figurati senza. Il costo di un LLM oscilla tra i 50-60mila euro, tutto incluso. Di un JD accelerato il doppio. Di un JD normale il triplo. A poco serve avere superato il bar exam se dopo non trovi lavoro. Senza dimenticare i problemi con il visto. Non penso quindi sia una strada praticabile a meno di non fare il JD o almeno un LLM nelle prime 5-10 (e comunque non avresti tante possibilità). In UK è già meglio, per i motivi che ti ho detto nel commento precedente. Sicuramente potresti qualificarti come European Lawyer e poi Solicitor, in concreto non so però quanto mercato avresti. Magari qualificarti con un LLM in UK nelle prime (tipo LSE) potrebbe essere meglio, considera che in UK con 30mila euro in tutto te la cavi. Queste però sono solo ipotesi, non saprei darti riscontri reali.
Su Milano ti sconsiglio di venire, anche se sarebbe meno peggio che cercare lavoro in USA con il solo bar exam. E se ti dico che Milano come piazza è sconsigliata figurati il resto di Italia. Una volta con un LLM in USA o UK ti tenevano quantomeno più in considerazione, oggi non c'è differenza: licenziano e sottopagano tutti.
Se la situazione complessiva dell'Italia non fosse quella che è ti consiglierei di provare i concorsi, visto che hai fatto la SSPL, ma purtroppo siamo messi male anche su quel fronte.
Forse una soluzione potrebbe essere farsi un LLM in UK utile per lavorare anche in società e imprese (ad es. Banking, Tax, etc) e poi cercare di rimanere li o trovare lavoro altrove in Europa. È una strada che sto considerando anche io insieme a OOII/LLM+PhD.

EDIT:
Per le borse di studio (scusa mi ero scordato) puoi fare domanda in corso di application (es. LLM) per quelle disponibili presso la School o a borse internazionali (ad es. Fulbright).
La competizione però è molto alta e non basta un 110L, anzi direi che un voto sopra al 105 sia il minimo (in UK rientri nel 2.1, in USA A- se non sbaglio). Io non ci spererei troppo. Puoi trovare diverse informazioni di prima mano al riguardo nei commenti precedenti di questo topic (buona lettura!).
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@california grazie ma sinceramente credo sia abbastanza impossibile intraprendere la carriera legale in USA con solo un LLM (anche Ivy League). Mi riferivo a quello.
In ogni caso se vuoi puoi aggiungermi su fb, ammesso tu non abbia già capito chi sono, tanto più che teoricamente sono il tuo rappresentante ancora per un anno :) mi fa piacere stare in contatto con chi condivide l'idea di un percorso post laurea non tradizionale.


Su Milano ti sconsiglio di venire, anche se sarebbe meno peggio che cercare lavoro in USA con il solo bar exam.


Ti dirò, secondo me è più difficile trovare un posto di lavoro dignitoso a Milano senza raccomandazioni. Ho parlato con vari avvocati e paralegal esercenti nel sud della California (tra cui anche un italiano trasferitosi negli USA dopo la laurea italiana + LLM + BAR, ora partner di uno studio legale di Los Angeles) e mi hanno detto che, problema del visto escluso, se riesci a passare il BAR non dovresti avere grossi problemi. Non da sottovalutare che il pass rate per gli stranieri oscilla tra il 5 e il 15% in California... Quindi in realtà il BAR è un grosso ostacolo, persino per i JD. Poi, a mio parere, meglio rischiare di non passare il BAR e dover ripiegare su altre professioni e rimanere negli USA. Per fare qualche esempio un mediatore legale guadagna sui 60/70.000 $, un legal recruiter idem. Senza contare la possibilità di avanzare di carriera (legal manager, ecc). Un interprete legale sui 50.000 $, proprio "scendendo" di fascia (conoscenza dello spagnolo permettendo). In italia queste cifre si vedono dopo 10-20 anni di schiavitù legalizzata in qualche studio dove il tuo capo non sa scrivere le e-mail probabilmente.

Scusa il mio eccesso di zelo ma da un lato sono profondamente deluso da questo paese e dalle possibilità che (non) offre e dall'interminabile percorso di studi di dubbia utilità pratica, dall'altro la mia ragazza vive lì e quindi per me questa è l'unica via praticabile. Non mi lamento sinceramente.

Comunque ora ti aggiungo a FB, credo di aver capito chi sei. Il confronto è sempre utile a tutti!

<blockquote>@california grazie ma sinceramente credo sia abbastanza impossibile intraprendere la carriera legale in USA con solo un LLM (anche Ivy League). Mi riferivo a quello.
In ogni caso se vuoi puoi aggiungermi su fb, ammesso tu non abbia già capito chi sono, tanto più che teoricamente sono il tuo rappresentante ancora per un anno :) mi fa piacere stare in contatto con chi condivide l'idea di un percorso post laurea non tradizionale.</blockquote>

<blockquote>Su Milano ti sconsiglio di venire, anche se sarebbe meno peggio che cercare lavoro in USA con il solo bar exam.</blockquote>

Ti dirò, secondo me è più difficile trovare un posto di lavoro dignitoso a Milano senza raccomandazioni. Ho parlato con vari avvocati e paralegal esercenti nel sud della California (tra cui anche un italiano trasferitosi negli USA dopo la laurea italiana + LLM + BAR, ora partner di uno studio legale di Los Angeles) e mi hanno detto che, problema del visto escluso, se riesci a passare il BAR non dovresti avere grossi problemi. Non da sottovalutare che il pass rate per gli stranieri oscilla tra il 5 e il 15% in California... Quindi in realtà il BAR è un grosso ostacolo, persino per i JD. Poi, a mio parere, meglio rischiare di non passare il BAR e dover ripiegare su altre professioni e rimanere negli USA. Per fare qualche esempio un mediatore legale guadagna sui 60/70.000 $, un legal recruiter idem. Senza contare la possibilità di avanzare di carriera (legal manager, ecc). Un interprete legale sui 50.000 $, proprio "scendendo" di fascia (conoscenza dello spagnolo permettendo). In italia queste cifre si vedono dopo 10-20 anni di schiavitù legalizzata in qualche studio dove il tuo capo non sa scrivere le e-mail probabilmente.

Scusa il mio eccesso di zelo ma da un lato sono profondamente deluso da questo paese e dalle possibilità che (non) offre e dall'interminabile percorso di studi di dubbia utilità pratica, dall'altro la mia ragazza vive lì e quindi per me questa è l'unica via praticabile. Non mi lamento sinceramente.

Comunque ora ti aggiungo a FB, credo di aver capito chi sei. Il confronto è sempre utile a tutti!
quote
Stagista11

i ragionamenti sulla media italiana non valgono nulla qui negli US. Nelle law schools americane il tempo per laurearsi e' uguale per tutti (3 anni), 24 corsi, una mole di lavoro impressionante, e tutte le classi sopra i 40 studenti (cioe' tutte quelle piu' importanti) sono valutate in gaussiana. Non esiste il malcostume tutto italico di sfornare legioni di 110 e lode, qualche 100, sparuti 90 e basta... se raggiungi la media del 3.65/4.00 (A-), ottieni il riconoscimento dell'order of coif (per soli JD). Il numero di studenti che raggiungono questo risultato e' limitatissimo. Per il BAR, senza un LLM e senza un corso di preparazione non hai speranze di passarlo. Avvocati con anni di professione alle spalle, LLM e corso di preparazione hanno fallito il primo tentativo in ratio 3 bocciati ogni singolo promosso (a NYC, in California e' ancora peggio)

i ragionamenti sulla media italiana non valgono nulla qui negli US. Nelle law schools americane il tempo per laurearsi e' uguale per tutti (3 anni), 24 corsi, una mole di lavoro impressionante, e tutte le classi sopra i 40 studenti (cioe' tutte quelle piu' importanti) sono valutate in gaussiana. Non esiste il malcostume tutto italico di sfornare legioni di 110 e lode, qualche 100, sparuti 90 e basta... se raggiungi la media del 3.65/4.00 (A-), ottieni il riconoscimento dell'order of coif (per soli JD). Il numero di studenti che raggiungono questo risultato e' limitatissimo. Per il BAR, senza un LLM e senza un corso di preparazione non hai speranze di passarlo. Avvocati con anni di professione alle spalle, LLM e corso di preparazione hanno fallito il primo tentativo in ratio 3 bocciati ogni singolo promosso (a NYC, in California e' ancora peggio)
quote
NickJ

@california in caso basta un PM :) ma alla fine penso ci conosciamo un po' tutti da noi.
Se la situazione è quella da te descritta, sicuramente più facile in USA che su Milano. Io avevo notizie leggermente più negative (anche leggendo questo topic) ma alla fine questi percorsi non possono mai essere esaminati del tutto in chiave oggettiva. Sicuramente meglio fare il legal recruiter che le fotocopie in Italia. Senza considerare che con quelle cifre un domani dopo qualche anno uno può anche farsi il JD. Non credo l'età sia un fattore così rilevante in USA (magari sbaglio).

Per il resto concordo con Stagista..tanto vale farsi un LLM e avere qualche possibilità in più.

@california in caso basta un PM :) ma alla fine penso ci conosciamo un po' tutti da noi.
Se la situazione è quella da te descritta, sicuramente più facile in USA che su Milano. Io avevo notizie leggermente più negative (anche leggendo questo topic) ma alla fine questi percorsi non possono mai essere esaminati del tutto in chiave oggettiva. Sicuramente meglio fare il legal recruiter che le fotocopie in Italia. Senza considerare che con quelle cifre un domani dopo qualche anno uno può anche farsi il JD. Non credo l'età sia un fattore così rilevante in USA (magari sbaglio).

Per il resto concordo con Stagista..tanto vale farsi un LLM e avere qualche possibilità in più.
quote

@california
grazie delle dritte...trovo positivo aver trovato un "luogo" (anche se virtuale) in cui confrontarsi.
Per l'idea che ho io della giustizia non sopporto di vivere in un paese in cui nulla di cui ho studiato (credendoci fortemente) trova attuazione senza considerare che, lavorativamente parlando, non c'è speranza di inserirsi nel mondo del lavoro.
Non punto a divenire un avvocato in Usa (magari ci provo) ma a trovare il mio spazio spendendo un titolo che ho raggiunto con sacrifici (come tutti del resto). Quì in Italia non c'è speranza di riuscirci almeno vorrei provare a fare qualcosa in un paese, gli States, dove, a quanto leggo/sento da amici esiste ancora la meritocrazia.
Grazie a tutti e un grande in bocca al lupo
a risentirci :)

@california
grazie delle dritte...trovo positivo aver trovato un "luogo" (anche se virtuale) in cui confrontarsi.
Per l'idea che ho io della giustizia non sopporto di vivere in un paese in cui nulla di cui ho studiato (credendoci fortemente) trova attuazione senza considerare che, lavorativamente parlando, non c'è speranza di inserirsi nel mondo del lavoro.
Non punto a divenire un avvocato in Usa (magari ci provo) ma a trovare il mio spazio spendendo un titolo che ho raggiunto con sacrifici (come tutti del resto). Quì in Italia non c'è speranza di riuscirci almeno vorrei provare a fare qualcosa in un paese, gli States, dove, a quanto leggo/sento da amici esiste ancora la meritocrazia.
Grazie a tutti e un grande in bocca al lupo
a risentirci :)
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Stagista11

@Paolina86 nessuna novita' dalla UMich ed MSU?

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